Kill Switch: Il Tasto Nascosto che può salvare (o distruggere) Tutto

Kill Switch: Il Tasto Nascosto che può salvare (o distruggere) Tutto

Tabella dei Contenuti

È invisibile, spesso ignorato, ma può decidere le sorti di un’intera rete. Il kill switch non è solo un termine da film d’azione: è realtà pura nella cybersecurity.

Cos’è un Kill Switch? Spoiler: non è fantascienza

Nel gergo della sicurezza informatica, un kill switch è un meccanismo progettato per disattivare, bloccare o spegnere immediatamente un sistema, un’applicazione o un malware. In pratica: un interruttore d’emergenza digitale. Viene implementato per prevenire danni maggiori in caso di attacco, compromissione o malfunzionamento.

Lo scopo? Fermare tutto prima che sia troppo tardi.

Perché Esiste? Il piano B del paranoico… Che funziona sempre!

Nel mondo della cybersecurity – dove tutto può rompersi, tutto può essere bucato e nessuno è mai davvero al sicuro – il kill switch è quel piano D che nessuno vuole mai usare, ma che tutti vorrebbero avere quando il piano A, B e C sono falliti.

È l’ultimo baluardo. Il “se succede il peggio, almeno posso staccare la spina”. Ecco alcuni scenari in cui è fondamentale:

  • Fermare un ransomware prima che cripti l’intera rete
  • Disattivare software compromessi da remoto
  • Spegnere un sistema vulnerabile per evitare l’esfiltrazione di dati
  • Fermare un malware auto-replicante

Il Kill Switch più Famoso di Sempre? Wannacry, ovvio

Nel 2017, il ransomware WannaCry ha messo in ginocchio migliaia di sistemi in tutto il mondo. Il worm si diffondeva con velocità folle, sfruttando la vulnerabilità EternalBlue.

Eppure, a fermare l’attacco fu un semplice… dominio. Un ricercatore, Marcus Hutchins (a.k.a. MalwareTech), notò che il malware tentava di contattare un dominio non registrato. Lo registrò per pochi dollari, e — boom — l’attacco globale si fermò. Quel dominio agiva, in pratica, da kill switch. Se era raggiungibile, il malware si “suicidava”.

Sì, un semplice dominio DNS ha salvato il mondo (digitale) da un disastro peggiore. E tutto questo senza nemmeno che WannaCry volesse davvero avere un kill switch. Ironico? Decisamente. Inquietante? Ancora di più.

Il Kill Switch nei Software “Buoni”: Quando Serve Anche al White Hat

Non è solo roba da malware. Anche i software legittimi a volte implementano kill switch per motivi di sicurezza. Ad esempio:

  • VPN che si disconnettono in automatico se cade la connessione, evitando leak di IP
  • App aziendali che si auto-disattivano se rilevano una compromissione
  • Sistemi antifurto per device mobile

Il concetto è sempre lo stesso: meglio perdere l’accesso che perdere il controllo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Altri articoli con la stessa tematica

Duqu: il fratello fantasma di Stuxnet che ha riscritto le regole dello spionaggio informatico

Duqu: il fratello fantasma di Stuxnet che ha riscritto le regole dello spionaggio informatico

Rootkit_Shadow

Rootkit: l’intruso invisibile che si nasconde sotto il sistema operativo

Attacchi DDoS: la tempesta silenziosa che può abbattere Internet

Attacchi DDoS: la tempesta silenziosa che può abbattere Internet